Torre Melissa

Ubicata sulla costa a diretto contatto con statale 106 e a non molta distanza dal capoluogo, la frazione Torre Melissa (il cui nome deriva dalla presenza della Torre Aragonese del XVI secolo, sede del museo della civiltà contadina, e del Gruppo azione locale "GAL") è stata interessata da uno straordinario sviluppo edilizio ed urbano a partire dai primi anni 70 del secolo scorso. L'economia del luogo è basata essenzialmente sulle attività commerciali, artigianali, agricoltura e soprattutto sul turismo balneare. L'offerta turistica è costituita non solo da strutture recettive accoglienti quali: Alberghi, B&B, Residence, Villaggi, ma anche da privati cittadini che fittano i propri appartamenti durante la stagione estiva. Bandiera blu dal 2012 e bandiera verde dal 2016. Torre Melissa vanta delle acque limpide ed una spiaggia formata da sabbia molto fine mista a ghiaino.
Ogni anno Dal 16/3 al 19/3 in onore di San Giuseppe la parrocchia e gli "Amici del Palio di San Giuseppe" rievocano antiche tradizioni con il "Palio da Ruga". Riti, Gastronomia, Costumi d'epoca con priori – dame e cavalieri, Musica e soprattutto giochi tradizionali. La vincente tra le quattro rughe avrà assegnato il palio e l'onore dell'accensione del fuoco votivo. Il giorno seguente porterà a spalle per le vie cittadine la statua lignea del santo con i colori della propria ruga.
" La Ruga Berlingeri" è la vincitrice 2025 del "Palio da Ruga" . Il Palio è rappresentato dall'effige di San Giuseppe che a rotazione i vincitori avranno il privilegio di avere a casa fino all'edizione successiva.
Da visitare la Torre Aragonese, il Museo della civiltà contadina, la chiesa Maria SS. Del Monte del Carmelo.
STRUTTURE TURISTICHE (Alcune)
- Fattoria Santa Maria
- B&BMaredicalabria
- Hotel Balestrieri
- B&B Mediterraneo
- La Rotonda
A Torre Melissa sono presenti 17 strutture turistiche – alberghiere ben distribuite tra: alberghi, Villaggi, Residence e B&B. Inoltre sono presenti nel territorio anche 11 ristoranti-pizzerie in grado di soddisfare complessivamente le esigenze di vari segmenti di clientela. I dati sono in continua ascesa a dimostrazione dello sviluppo in atto da pochi decenni.

"Nella Torre si entra per ponte di legname a levaturo"
La Torre Aragonese ("Turrazzu")
La Torre Aragonese di Melissa, (chiamata comunemente "Turrazzu") è posta su un'altura rocciosa fuori dall'abitato di Torre Melissa, vicino alla foce del torrente Perticaro. La Torre ha una forma conica sostenuta da contrafforti esterni per rafforzare la sua struttura che si sviluppa su tre livelli e presenta un cortile interno con un pozzo.
. Da alcuni documenti storici si desume che la "Turri delo Barone di Melissa" sia stata costruita a sue spese prima del 1541 dalla famiglia Campitelli Baroni feudatari di Melissa dal 1485 al 1668. Presumibilmente intorno alla fine del 1400 e l'inizio del 1500 dato il contesto storico e le vicende dell'epoca -
I motivi che indussero i Campitelli (Vinceslao e Gio.Lorenzo) a costruire la Torre furono indicati in un documento scritto al tempo del Barone Gio. Maria Campitello (1561 - 1574), che attribuiva la costruzione della Torre ai suoi antecessori baroni ed erano da ricercare nelle continue scorrerie e incursioni dei Turchi e dei Corsari nella vicina Capo Alice. La guardia della Torre della marina era "necessarissima" per avvisare con maschi e segnali la presenza di galee e fuste in mare per mettere in salvo comodamente le masserie- gli animali e le persone in loco della marina.
Come tante altre torri del XVI secolo costruite durante il dominio degli Aragonesi aveva il compito di avvistamento, si inseriva nel sistema delle torri regie di difesa costiero, situata tra la torre di Capo Alice e la torre di Strongoli detta della Limara o Borgatori., Il torriere doveva "corrispondere alli segni e fochi dell'altre torre".
La torre aveva anche il compito di controllare la via regia della marina che da Cirò va a Crotone. Nell'ottobre del 1561 passa per la torre della marina il vicerè e delle truppe spagnole che andavano "in Cutroni" . Il sindaco di allora Marino de Cunsulo in ragione del sistema impositivo invia "60 pani" e successivamente paga << uno barile de vino … due pezze de caso ….. >> in altre occasioni .. ( cinque pollastri, pane, uno rotulo de carne, meluni, pipe… ecc).
Nella torre "si entra per ponte di legname a levaturo" (Foto sotto: nel disegno del 1778) e date le dimensioni veniva utilizzata in basso al piano terra ad uso di stalla ma anche per conservare nei magazzini i legumi, il vino e soprattutto il grano che successivamente venivano inviati dal conte a Napoli tramite imbarcazioni che partivano dalla foce del Perticaro dove esisteva un piccolo porticciolo. Al primo piano le stanze per le guardie - il feudatario aveva assunto con un salario annuo di 12 ducati a spese dell'università un "castellano per assistere alla guardia della torre a cui vengono consegnate le chiavi, le artiglierie e le munizioni." In basso dell'altura rocciosa ove è posta la torre - volgendo lo sguardo verso Capo Alice troviamo "un magazeno grande" - poco distante ma verso il mare venne costruita una piccola chiesa intitolata a San Marco, forse ancora oggi esiste un muro, con accanto la torre dell'università.
La Torre è stata utilizzata anche come luogo di soggiorno; come nel caso della venuta del conte Salvatore Pignatelli in Calabria nell'aprile del 1764, alcune "robbe" (cuscini di seta, tovaglie di seta, "coverture") sono state trasportate dal castello di Strongoli alla torre. Inoltre "La presenza del conte con i suoi compagni di caccia sul finire dell'estate 1778 è segnalata anche da Giovanni Richard abate di Saint Non, che fa disegnare la torre dal suo pittore Després." (Foto)
La torre è stata nel tempo oggetto di saccheggio come nel luglio del 1803. Un gran numero di corsari sbarcati con delle lancie sul litorale Melissese si introducono dal tetto nei magazzini vicino al litorale, ove Annibale e Guglielmo Calvelli di Aprigliano affittuari delle terre della marina del feudatario avevano conservato la raccolta delle loro industrie di grano, orzo, fave - tutto viene portato via e imbarcato. I corsari si introdussero anche nella torre e "saccheggiarono ancora tutto quel mobile migliore, che vi era di loro spettanza".
Proprietari della torre sono stati sin dalla costruzione i Campitelli a cui sono succeduti i Pignatelli nel 1668, nel luglio del 1831 il barone Francesco Pignatelli vende a Nicola e Leonardo Giunti di Strongoli tutti i suoi beni di Melissa e Strongoli compresa la torre - alla fine dello stesso anno i Giunti vendono al barone Pietro Berlingieri la torre e tutte le proprietà di Melissa. - Oggi è di proprietà del comune di Melissa, ben conservata ed opportunamente restaurata è sede di incontri culturali, conferenze e mostre.
Bibliografia: A Pesavento - la difesa del litorale tra la foce del fiume Neto e Capo Alice. La Torre di Melissa
Bibliografia: A. Cosentino - Melissa Medievale e Moderna