Torre Melissa

Ubicata sulla costa a diretto contatto con statale 106 e a non molta distanza dal capoluogo, la frazione Torre Melissa (il cui nome deriva dalla presenza della Torre Aragonese del XVI secolo, sede del museo della civiltà contadina, e del Gruppo azione locale "GAL") è stata interessata da uno straordinario sviluppo edilizio ed urbano a partire dai primi anni 70 del secolo scorso. L'economia del luogo è basata essenzialmente sulle attività commerciali, artigianali, agricoltura e soprattutto sul turismo balneare. L'offerta turistica è costituita non solo da strutture recettive accoglienti quali: Alberghi, B&B, Residence, Villaggi, ma anche da privati cittadini che fittano i propri appartamenti durante la stagione estiva. Bandiera blu dal 2012 e bandiera verde dal 2016. Torre Melissa vanta delle acque limpide ed una spiaggia formata da sabbia molto fine mista a ghiaino.


Ogni anno Dal 16/3 al 19/3 in onore di San Giuseppe la parrocchia e gli "Amici del Palio di San Giuseppe" rievocano antiche tradizioni con il "Palio da Ruga". Riti, Gastronomia, Costumi d'epoca con priori – dame e cavalieri, Musica e soprattutto giochi tradizionali. La vincente tra le quattro rughe avrà assegnato il palio e l'onore dell'accensione del fuoco votivo. Il giorno seguente porterà a spalle per le vie cittadine la statua lignea del santo con i colori della propria ruga. 

" La Ruga Berlingeri" è la vincitrice 2025 del "Palio da Ruga" . Il Palio è rappresentato dall'effige di San Giuseppe che a rotazione i vincitori avranno il privilegio di avere a casa fino all'edizione successiva.  


Un po' di storia (Le Origini)

La terra della marina da sempre è stata luogo di transito per coloro che si recavano lungo la tratta Ionica. Solo con l'arrivo della ferrovia nel 1874, anno di inaugurazione del tratto Cariati Strongoli, nasce intorno ad essa il villaggio di Torre Melissa. Le prime espropriazioni erano iniziate nel nostro territorio nel 1872, e nel 1881 si contavano ben 147 residenti in maggioranza erano dei ferrovieri non del luogo. Nel 1882 viene approvato il primo piano edificatorio e nel 1883 vengono concessi 22 lotti a cittadini benestanti. L'area interessata alla concessione era solo quella di Pozzo della marina sciolta dal vincolo demaniale,  qualche anno prima insieme ad altri terreni situati a Valle di Casa erano stati reintegrati con delibera del consiglio comunale al comune stesso, nonostante la netta opposizione dei proprietari Cirotani ed il ricorso alla Corte di Appello, per aver acquisito le quote prima del vincolo ventennale. 

Nel 1887 viene portata a termine durante la sindacatura di Francesco Cannata, dopo non pochi anni, date le ristrettezze di bilancio ed il continuo ricorso ai finanziamenti, la strada comunale che partendo dalla Porta di Basso attraversa la Serra della Marina ed arrivava alla stazione riconoscendo implicitamente le potenzialità del luogo e togliendo dall'isolamento il capoluogo

.Da visitare: la  Torre Aragonese, il Museo della civiltà contadina, la chiesa Maria SS. Del Monte del Carmelo.

IL MUSEO DELLA CIVILTÀ' CONTADINA

Situato nei magazzini al piano terra della Torre dei Campitelli, il museo della Civiltà Contadina di Torre Melissa, racconta la vita quotidiana della gente comune di Melissa che da secoli traeva il proprio sostenimento dalla terra con la forza delle proprie braccia, l'aiuto dei buoi e delle cavalcature. All'interno del museo possiamo trovare tutti gli arnesi e gli utensili che si adoperavano in campagna fino agli anni 50 ed anche 60 del secolo scorso nonché tutti gli arredi da cucina di una famiglia contadina e tutti i mezzi per la conservazione delle provviste e della filatura . Ideatore e raccoglitore dei beni strumentali è stato Antonio Rosati che pazientemente dagli anni ottanta del novecento nel borgo antico di Melissa, diligentemente facendosi aprire i magazzini, le stalle ed anche le grotte nonché le case, ha raccolto tutto quello che è esposto nella torre. Ricordiamo che Antonio è anche un artista avendo realizzato ed esposto nella stessa torre in scala ridotta, la torre stessa e molte chiese del luogo con le conchiglie raccolte sulla spiaggia di Torre Melissa. 

STRUTTURE TURISTICHE  ( Alcune)

A Torre Melissa sono presenti 17 strutture turistiche – alberghiere ben distribuite tra: alberghi, Villaggi, Residence e B&B. Inoltre sono presenti nel territorio anche 11 ristoranti-pizzerie in grado di soddisfare complessivamente le esigenze di vari segmenti di clientela. I dati sono in continua ascesa a dimostrazione dello sviluppo in atto da pochi decenni.

"La turri delo barone di Melissa"
"La turri delo barone di Melissa"

"Nella Torre si entra per ponte di legname a levaturo" 

La Torre Aragonese ("Turrazzu")

La Torre Aragonese di Melissa, (chiamata comunemente "Turrazzu") è posta su un'altura rocciosa fuori dall'abitato di Torre Melissa, vicino alla foce del torrente Perticaro. La Torre ha una forma conica sostenuta da contrafforti esterni per rafforzare la sua struttura che si sviluppa su tre livelli e presenta un cortile interno con un pozzo.

. Da alcuni documenti storici si desume che la "Turri delo Barone di Melissa" sia stata costruita a sue spese prima del 1541 dalla famiglia Campitelli Baroni feudatari di Melissa dal 1485 al 1668. Presumibilmente intorno alla fine del 1400 e l'inizio del 1500 dato il contesto storico e le vicende dell'epoca -

I motivi che indussero i Campitelli (Vinceslao e Gio.Lorenzo) a costruire la Torre furono indicati in un documento scritto al tempo del Barone Gio. Maria Campitello (1561 - 1574), che attribuiva la costruzione della Torre ai suoi antecessori baroni ed erano da ricercare nelle continue scorrerie e incursioni dei Turchi e dei Corsari nella vicina Capo Alice. La guardia della Torre della marina era "necessarissima" per avvisare con maschi e segnali la presenza di galee e fuste in mare per mettere in salvo comodamente le masserie- gli animali e le persone in loco della marina.

Come tante altre torri del XVI secolo costruite durante il dominio degli Aragonesi aveva il compito di avvistamento, si inseriva nel sistema delle torri regie di difesa costiero, situata tra la torre di Capo Alice e la torre di Strongoli detta della Limara o Borgatori., Il torriere doveva "corrispondere alli segni e fochi dell'altre torre".

La torre aveva anche il compito di controllare la via regia della marina che da Cirò va a Crotone. Nell'ottobre del 1561 passa per la torre della marina il vicerè e delle truppe spagnole che andavano "in Cutroni" . Il sindaco di allora Marino de Cunsulo invia "60 pani" e successivamente paga << uno barile de vinodue pezze de caso ….. >> in altre occasioni .. ( cinque pollastri, pane, uno rotulo de carne, meluni, pipe… ecc).

Nella torre "si entra per ponte di legname a levaturo" (Foto sotto: nel disegno del 1778) e date le dimensioni veniva utilizzata in basso al piano terra ad uso di stalla ma anche per conservare nei magazzini i legumi, il vino e soprattutto il grano che successivamente venivano inviati dal conte a Napoli tramite imbarcazioni che partivano dalla foce del Perticaro dove esisteva un piccolo porticciolo. Al primo piano le stanze per le guardie - il feudatario aveva assunto con un salario annuo di 12 ducati a spese dell'università un "castellano per assistere alla guardia della torre a cui vengono consegnate le chiavi, le artiglierie e le munizioni." In basso dell'altura rocciosa ove è posta la torre - volgendo lo sguardo verso Capo Alice troviamo "un magazeno grande" - poco distante ma verso il mare venne costruita una piccola chiesa intitolata a San Marco, forse ancora oggi esiste un muro, con accanto la torre dell'università.

La Torre è stata utilizzata anche come luogo di soggiorno; come nel caso della venuta del conte Salvatore Pignatelli in Calabria nell'aprile del 1764, alcune "robbe" (cuscini di seta, tovaglie di seta, "coverture") sono state trasportate dal castello di Strongoli alla torre. Inoltre "La presenza del conte con i suoi compagni di caccia sul finire dell'estate 1778 è segnalata anche da Giovanni Richard abate di Saint Non, che fa disegnare la torre dal suo pittore Després." (Foto)

La torre è stata nel tempo oggetto di saccheggio come nel luglio del 1803. Un gran numero di corsari sbarcati con delle lancie sul litorale Melissese si introducono dal tetto nei magazzini vicino al litorale, ove Annibale e Guglielmo Calvelli di Aprigliano affittuari delle terre della marina del feudatario avevano conservato la raccolta delle loro industrie di grano, orzo, fave - tutto viene portato via e imbarcato. I corsari si introdussero anche nella torre e "saccheggiarono ancora tutto quel mobile migliore, che vi era di loro spettanza".

Proprietari della torre sono stati sin dalla costruzione i Campitelli a cui sono succeduti i Pignatelli nel 1668, nel luglio del 1831 il barone Francesco Pignatelli vende a Nicola e Leonardo Giunti di Strongoli tutti i suoi beni di Melissa e Strongoli compresa la torre - alla fine dello stesso anno i Giunti vendono al barone Pietro Berlingieri la torre e tutte le proprietà di Melissa. - Oggi è di proprietà del comune di Melissa, ben conservata ed opportunamente restaurata dalla fine degli anni ottanta del secolo scorso con dei finanziamenti regionali, è sede di incontri culturali, conferenze e mostre. 

Bibliografia: A Pesavento - la difesa del litorale tra la foce del fiume Neto e Capo Alice. La Torre di Melissa

Bibliografia: A. Cosentino - Melissa Medievale e Moderna

N.B. (Alcuni sostengono l'ipotesi che la torre potrebbe essere stata costruita su una fortificazione circolare preesistente andata in rovine la cui età dovrebbe essere meglio specificata. I lavori di restauro erano stati sospesi per un certo periodo dalla sovraintendenza e ripresi successivamente con delle prescrizioni)

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